E se il ministro tedesco chiedesse ai suoi consumatori di non comprare kiwi italiano, oppure il suo collega francese lanciasse l'anatema alle pere Abate IGP dell'Emilia Romagna? Se improvvisamente in Inghilterra non acquistassero più arance Tarocco oppure se la Russia non volesse più la nostra uva Red Globe?
Zaia cerca di valorizzare le eccellenze alimentari italiane, ma il protezionismo non gioverebbe alla nostra ortofrutta, fortemente orientata ai mercati esteri e valorizzata sugli scaffali di tutto il mondo.
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